da Reduci da un bel nulla – Anterem

Ci scherniamo
a vicenda
quando osserviamo,
traendone responsi,
l’alzarsi in volo
degli uccelli
in via d’estinzione

*

Nei sogni
le mani degli amanti
rimangono l’una nell’altra,
sino a sanguinare
e al tempo stesso
vorrebbero accarezzare
il resto del corpo,
di colui o colei
che fingono
di non conoscere.

da del linguaggio corrente – Lythos

Romanticismi echeggiano
nel corridoio, dalle diverse
intime stanze: dentro
avanza l’aspirapolvere
del mattino, fiutando
fra i piedi, raccogliendo
capelli ormai estranei.
Tutto è lontano, come
al solito ordinario fin nei
dettagli; e in sterili ceste,
ogni cosa viene gettata,
ammucchiata in silenzio
con il resto del desiderio.

Inedito

Il raggio d’una torcia s’agita
nel cielo così menzognero d’infinità,
la luce nominando l’ombra
senza pudore che inseguiamo
fino alla fonte denudata,
cinta dalle vitree collane che i figli
tastarono desiderando le madri,
fino alla spalancata nera sorgiva
dove essi s’abbeverano in posizione fetale;
appesi a dei rami immanenti,
i discendenti di quelle paure mai estinte
colgono frutti mortalmente
maturi d’illusione,
fuori dalla loro portata,
nella terra poi affondandovi
a precipizio.

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Come scrive Tiziano Salari nella nota introduttiva al libro “Poesie del linguaggio corrente”

Curcetti pone al centro dell’indagine se stesso, radiografando allo specchio le proprie insufficienze; ma soprattutto constata l’assenza dell’Altro, cioè di quell’ordine simbolico o immaginativo, attraverso il quale si è venuta a comporre la sua identità in un succedersi di scissioni e identificazioni […] l’autore non vuole perseguire le vie troppo facili dell’accomodamento nel silenzio o le formule consolatorie di interpretazione della realtà. E se nella reciprocità tra il poeta e il mondo nasce una poesia apparentemente negativa, apparentemente sfiduciata del proprio intimo, “la poesia assoluta, la poesia senza fede, la poesia senza speranza, la poesia non diretta ad alcuno” … (Benn), è perché prima ancora viene il deserto.

Cos’è la poesia
Sogno violentato la poesia:
convalescente in mezzo agli strepiti,
allo stesso tempo eccitata
dalle bestemmie, dalle armi
puntate sulla coscienza.
E non soltanto su quella.
Ho già inghiottito l’acqua
In bocca dell’essere interiore,
le sacre verità da tacere;
cosa scrivere, se poi a sottolineare
sono tratti ordinari del potere,
se a fare la guardia al luogo
dell’origine è un’istituzione?


Antonio Curcetti è nato nel 1960. Ha pubblicato: Tutto il resto è variazione – Geiger, Reduci da un bel nulla – Anterem e Poesie del linguaggio corrente – Lythos. Ha collaborato con la rivista Poesia di Crocetti editore, pubblicando un saggio e la traduzione di alcune poesie di Klaus Kinski; numerose recensioni ai suoi libri sono apparse su riviste specialistiche e su antologie.